(3,5 / 5) Intendiamoci subito. Il Bordeaux Abc 2016 Léo de la Gaffelière di Maison Bertrand Revache e in vendita nei supermercati Auchan internazionali, non è uno di quei vini francesi da strapparsi i capelli.
In compenso, è un vino rosso che tiene bene il piatto in un pranzo informale, senza troppe pretese. Un vino degno del prezzo al quale viene proposto a scaffale ai clienti dell’insegna francese.
LA DEGUSTAZIONE
Il Bordeaux Léo de la Gaffelière 2016 si presenta di un rubino poco trasparente nel calice, dai riflessi granati. Al naso sentori di netti di fiori di viola, rosa e frutta matura: ciliegia e lampone in particolare, ma anche fragola stramatura. Un tocco di vaniglia e liquirizia, su ancor più vaghe memorie di cuoio.
Più frutta che spezie e terziari anche in un palato che non soddisfa appieno per presenza e lunghezza. La frutta matura, densa e “marmellatosa”, non brilla in precisione e gioca, specie nel finale, con ricordi di cioccolata fusa. Alcol, in compenso, ben integrato e per nulla disturbante.
Un vino da consumare nei primi anni di vita, per godere al massimo di una struttura, di un corpo e di una freschezza che man, mano vanno scemando.
LA CANTINA
Léo de la Gaffelière ha deciso nel 1999 di intraprendere la strada della viticoltura a Bordeaux fondando Maison Bertrand Revache, di comune accordo con il Léo de Malet Roquefort e il figlio Alexandre.
Da allora si pone come obiettivo quello di rappresentare il terroir locale, con due linee di prodotto: la prima, di cui fa parte il Bordeaux in degustazione, è riservata ai supermercati come Auchan; la seconda è invece dedicata alla ristorazione, alle enoteche e all’hotellerie, ovvero all’Horeca.
Prezzo: 5,99
Acquistabile presso: Auchan (internazionali)
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.